You wanna know about Italy? Come visit us! We may seem arrogant, but we are warm people expecially when someone comes to visit us. I promise you: you will never forget your journey. You will really enjoy it.
Vuoi conoscere l'Italia in ESC? Mettiti comodo, perché sarà un lungo viaggio indietro nel tempo. Bene, diciamo che ogni paese ha la sua storia in ESC. La nostra storia in ESC è iniziata molto tempo fa, anzi prima ancora che l'Eurovision iniziasse: potremmo non essere i migliori nelle fasi di costruzione, ma a quanto pare siamo bravi a costruire formati, dal momento che Sergio Pugliese era in realtà italiano e la sua idea ha dato vita all'Eurovision. La sua idea era quella di riunire le persone sotto la stessa bandiera fatta di unità, amicizia e tolleranza, unite nella musica, il modo più potente per mettere insieme tutte queste cose. Nella competizione abbiamo avuto i nostri alti e bassi, come ogni altro Paese: negli anni '60 i vincitori dell'Eurovisione erano molto apprezzati in Italia e spesso venivano invitati a partecipare a Sanremo come partecipanti, poi alla fine' Sanremo 70 e 80 crolla letteralmente: la discografia non vuole mandare a Sanremo i suoi migliori cantanti e inizia a boicottare la concorrenza, di conseguenza Sanremo precipita nella mediocrità. La svolta fu Sanremo 1989 quando Renato Pozzetto, popolare comico italiano, fu pensato per ospitare ma all'ultimo momento rifiutò e 4 adolescenti senza alcuna esperienza teatrale furono messi lì ad ospitare solo perché figli e figlie di padri celebri. Il risultato fu tragico (anche peggio del tragico modo dell'Eurovision del 1991. Se non l'avete visto, andate a verificarlo di persona) e la Rai decise di puntare su Sanremo per riportare il festival alla sua vecchia popolarità. Nel frattempo l'Eurovision era ancora in corso e solo un anno dopo che Toto vinse a sorpresa a Zagabria dopo che i Pooh si rifiutarono di andare con la canzone vincitrice di Sanremo "Uomini Soli" e questo fatto ha colto alla sprovvista la RAI perché aveva investito tutto nel Sanremo più strano di sempre, ospitato sotto un enorme tendone chiamato Palafiori per via dei lavori di ristrutturazione in corso al Teatro Ariston. Quello che Eurofans non ricordava sono gli eventi prima dell'Eurovision 1991 che hanno determinato il modo in cui il concorso è ricordato oggi. Partiamo dall'inizio: inizialmente la RAI aveva programmato di fare l'Eurovision a Sanremo e di avere lo stesso conduttore di Sanremo (Andrea Occhipinti) ma a quanto pare ha rifiutato. Inoltre, con le guerre jugoslave e la guerra del Golfo Persico in corso, si decise di spostare la gara a Roma per questioni di sicurezza. Con il passare del tempo, la RAI ha dovuto fare i conti con il fatto di non avere un conduttore (come a Sanremo 1989) né una sede (come a Sanremo 1990). Così hanno agito rapidamente e in maniera radicale. Chiamarono Toto e Gigliola per chiedere loro di ospitare (meglio chiamare due cantanti amati che quattro apprendisti adolescenti, sono sicuro che l'hanno pensato...) e hanno accettato per l'amore che avevano per il concorso. Successivamente si decise di ospitare il contest nello studio 15 di Cinecittà, un piccolo studio, di proprietà della RAI, perché letteralmente non avevano più tempo per costruire un locale ex novo in quel poco tempo (beh, meglio del sub -zero temperature del Palafiori... sono abbastanza sicuro che lo abbiano pensato anche loro). Toto non parlava inglese quindi il concorso era interamente in italiano con i famosi "allora's". I risultati aggiungono sale alla ferita, con il primo e fino a questa data unico tie-break (senza contare i quattro pareggi per la vittoria del 1969), con Gigliola e Toto che si chiedono chi fosse il vincitore. Ma non posso odiare affatto quel concorso: era molto intimo, non sembrava per niente Eurovision, questo è il problema) la RAI poi se n'è andata e alla fine ha deciso di ritirarsi per puntare solo su Sanremo. Per vent'anni in Italia l'Eurovision era letteralmente scomparsa, lasciando il fratello perduto da tempo "Jeux Sans Frontieres" l'unica produzione EBU/UER visibile in Italia (per favore EBU, riportalo indietro!), mentre Sanremo ha riguadagnato popolarità con l'era Baudo, battendo record dopo il record di spettatori. Con il passare del tempo, tra l'altro, era chiaro che mancava qualcosa: è come se l'Italia avesse scoperto di sentire la mancanza di un bambino, un bambino bellissimo che era cresciuto ma stava lottando per tornare ai suoi giorni gloriosi. E a quel bambino mancava anche uno dei suoi genitori. Così si sono ritrovati insieme in un abbraccio nel 2011 e da allora, beh, sai cosa è successo e chissà cosa porterà la storia dopo, ma una cosa che so è che questa storia avrà molte più pagine in futuro. E ne sono felice.